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Gestori Autonomi Italiani Associati, dagli autoconvocati di Brescia nasce GAIA

2020-05-11 16:02

Fulvio Bettenzoli

Gestori Autonomi Italiani Associati, dagli autoconvocati di Brescia nasce GAIA

Gli “autoconvocati” di Brescia sono diventati associazione, venerdì 28 giugno è stato sottoscritto l’atto costitutivo, è nata GAIA, Gestori Autonomi I

Gli “autoconvocati” di Brescia sono diventati associazione, venerdì 28 giugno è stato sottoscritto l’atto costitutivo, è nata GAIA, Gestori Autonomi Italiani Associati, passaggio necessario e propedeutico all’obiettivo della neo-associazione dei Gestori: Promuovere e tutelare in ogni modo il Gestore.


GAIA non nasce “contro le federazioni nazionali” ma a favore degli associati: la spinta propulsiva dei gestori scontenti, delusi da accordi penalizzanti, che non si sentono più rappresentati dalle sigle storiche, ha dato vita a GAIA, forte è la volontà di riprendersi in mano il proprio destino della maggioranza silenziosa dei gestori, ora non più silenziosa.
Negli ultimi anni il mondo della distribuzione dei carburanti è radicalmente cambiato, quelle che non sono cambiate sono le stantie litanie degli accordi “innovativi” che di innovativo non hanno nulla essendo sostanzialmente gli stessi del 2012, a onor del vero va detto che di innovativo qualcosa c’è stato: la riduzione del margine, del reddito del gestore.


Gli ex “autoconvocati” sono ben coscienti delle difficoltà attuali e future del settore, ma altrettanto 10 sono dell’imprescindibile ruolo del gestore quale unico soggetto deputato alla gestione dei distributori di carburanti, non perché lo dicono le leggi, ma l’esperienza dimostra che il gestore “tradizionale” gestisce meglio di altri soggetti una stazione di servizio.

Su questi presupposti vi è la volontà di ricercare intese con le controparti, dalle compagnie petrolifere ai retisti, che nel rispetto dei ruoli garantiscono dignità lavorativa alle gestioni, non vi sono preconcetti di sorta, non c’è un Vangelo da difendere a tutti i costi, solo un punto fermo: il giusto reddito, il come arrivarci, la forma, le garanzie e tutto quanto necessario sarà oggetto di discussione, l’importante è il risultato, chiaro e, soprattutto, condiviso dagli associati.
Per quanto riguarda i rapporti con le altre associazioni di categoria non vi sono preclusioni di sorta, nessun veto a priori, un sano confronto è sempre auspicabile, l’augurio e che allo stesso modo la pensino le tre federazioni storiche, con gli amici Sardi l’intesa c’era ancora prima di nascere.


Il prossimo passo riguarda gli accreditamenti e la raccolta delle adesioni formali dei gestori, ma contestualmente stiamo individuando le modalità più appropriate per “convincere” le controparti contrattuali della necessità di un immediato aumento del margine per evitare il fallimento delle gestioni, e la base di partenza non potranno certamente essere gli 0,0275 Euro al litro di EG Italia, ma nemmeno quelli degli accordi sin qui sottoscritti con le compagnie petrolifere.
Fonte: Gestori Carburanti 1 luglio 2019.

 

 

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